Per chi non lo sapesse: cosa si intende esattamente per Side Hustle? Non potendo usare la traduzione letterale, del tutto fuorviante, dirò che con questo termine si identificano tutti quei lavori collaterali che vengono svolti in regime di autonomia imprenditoriale e retribuiti a risultato.
Per chiarire meglio eccovi alcuni esempi di Side Hustle:
- traduzioni multilingua;
- babysitter;
- servizi fotografici;
- grafica o scrittura creativa freelance;
- consulenze varie;
- ecc…
Fermo restando che chi è già impiegato come lavoratore dipendente deve verificare eventuali incompatibilità con il proprio datore di lavoro, perché mai sempre più persone hanno deciso di impegnarsi in uno o più di questi lavori aggiuntivi? La risposta più banale è che un reddito aggiuntivo aumenterà il proprio potere di acquisto e permetterà di raggiungere una migliore autonomia finanziaria, particolarmente utile in un epoca dove il costo della vita ha raggiunto livelli proibitivi. Ma se questa fosse l’unica ragione andrebbero bene anche i lavori part time di tipo subordinato. C’è in realtà un altro aspetto che rende i Side Hustle davvero importanti, continua a leggere per scoprirlo.
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Limitare i rischi
La verità è che grazie ad i Side Hustle è possibile seguire i propri sogni in totale autonomia ed evitando rischiosi salti nel vuoto prima che il tutto diventi economicamente sostenibile.
Come dice Richard Branson “Può essere difficile immergersi nel mondo dell’imprenditoria. Ma se hai un’idea per un’azienda che ti tiene sveglio la notte, sarebbe un peccato sprecarla.“
La barriera più grande per molte persone che sognano di aprire la propria attività non è solo l’accesso a risorse, supporto o coaching. Semplicemente non sono in grado di abbandonare il loro lavoro quotidiano, di passare il giusto tempo a sviluppare il loro concetto. Con scadenze da gestire e fatture da pagare, l’opzione di consegnare una lettera di dimissioni è spesso un lusso insostenibile e non realistico.
Ma non essere oggi in grado di lasciare il proprio lavoro non dovrebbe significare rinunciare al proprio sogno, che invece dovrebbe essere complementare. Basti pensare che alcune delle aziende di maggior successo al mondo sono nate come progetti paralleli, con i loro fondatori impegati la sera tardi o nei fine settimana per trasformare le loro idee in realtà.
Sogni la mediazione immobiliare?
E se il tuo sogno nel cassetto fosse quello di diventare un agente immobiliare autonomo quali opportunità potresti cogliere dal mercato?
Chiariamo una volta di più che per poter esercitare l’attività, l’agente immobiliare deve essere in possesso dei requisiti (morali e professionali) e superare un esame all’esito del quale deve chiedere l’iscrizione nel registro delle imprese o nel REA (a seconda che l’attività sia esercitata in forma societaria o individuale), presso la Camera di Commercio del luogo competente per sede o residenza. Deve poi presentare la segnalazione certificata di inizio attività (cosiddetta Scia).
Entrare in una struttura esistente
Quasi tutti i più importanti franchising di settore offrono un interessante programma di inserimento alla professione, proponendo un’ottima remunerazione ed un affiancamento continuo. Il problema di questo tipo di approccio risiede nel fatto che quasi mai è consentito lavorare part-time e soprattutto l’autonomia è più teorica che reale. Tali considerazioni, al netto delle chiare differenze strutturali, valgono anche per le agenzie indipendenti di zona.
Creare la propria agenzia
Una volta in possesso dei requisiti di cui sopra nulla vieta di aprire la propria agenzia immobiliare in totale autonomia. È chiaro però che questa strada si pone agli antipodi di un Side Hustle, percorrerla significa affrontare investimenti, a volte di un certo rilievo, e dedicarsi al 100% senza alcuna possibilità di svolgere parallelamente altri lavori.
La risposta IAD
N.B.: per chiarezza nei confronti dei lettori, devo dire che faccio parte di questa struttura sia come consulente che in qualità di formatore abilitato. Leggete dunque quanto segue con il giusto spirito critico.
IAD International è una struttura immobiliare unica nel panorama europeo, oggi presente in quattro Paesi tra cui l’Italia, ma con un forte piano di espansione mondiale. Una delle caratteristiche che, assieme alle altre, la rendono innovativa è rappresentata dal fatto che IAD, nonostante le sue imponenti dimensioni, non è organizzata sul classico principio del franchising, ma funge da aggregatore di professionisti. Questo vuole dire che gli oltre 9.000 consulenti immobiliari che ad oggi operano in esclusiva con il marchio IAD, lo fanno condividendo innovativi strumenti ed usufruendo di un continuo piano di formazione, pur godendo di grande autonomia.
Questa autonomia, unita a costi di avviamento pressochè inesistenti, fanno di IAD una delle migliori opportunità per entrare nel settore della mediazione immobiliare seguendo i propri ritmi e non essendo obbligati a compiere pericolosi salti nel vuoto.
Se sogni di intraprendere questa carriera in modo progressivo ma sentendoti fin da subito parte di una grande squadra, ti consiglio di prendere in considerazione anche l’opportunità IAD Italia.
Stefano ALTEMANI
su detto
Ciao Luca,
il tuo articolo è interessante, complimenti.
Conosco bene questo argomento perché anch’io dal punto di vista lavorativo ho spesso ricevuto maggiori soddisfazioni dalle mie attività collaterali rispetto a quella principale in cui mi trovavo coinvolto.
IAD, come sai benissimo anche tu, ha il grande pregio di aver rivoluzionato la professione del mediatore immobiliare, adottando una struttura innovativa per questo settore, tanto da consentire anche una notevole crescita a livello imprenditoriale.
Permettimi di aggiungere che, tramite un’azienda partner di IAD, è anche possibile iniziare a collaborare come segnalatore occasionale, scaricando semplicemente l’applicazione NosRezo, che è gratuita se si riceve un invito, e ricavare un compenso per ogni segnalazione inviata ad un Agente IAD e andata a buon fine.
Tutto questo è davvero rivoluzionario e ricevo molte segnalazioni interessanti a cui difficilmente avrei avuto accesso altrimenti.
E devo dire che anche i miei segnalatori, così, sono soddisfatti per l’efficacia e trasparenza della comunicazione che c’è tra di noi.
Luca
su detto
Ciao Stefano, grazie delle tue belle parole.
Hai ragione, non ho menzionato Nosrezo che in effetti potrebbe essere identificato sia come un Side Hustle sia come un modo “soft” di avvicinarsi alla mediazione immobiliare. Spero di rivederti presto e ti auguro buon lavoro.