Area milanese a chiara vocazione residenziale, si divide tra il colorato quartiere Giardino e l’elegante zona Risorgimento. Quì inizia anche corso Buenos Aires, una delle principali vie dello shopping europee.
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Porta Venezia è una delle sei porte principali di Milano, ricavata lungo i bastioni spagnoli, oggi demoliti. L’attuale complesso daziario neoclassico che costituisce Porta Venezia venne realizzato fra il 1827 ed il 1828 su progetto dell’architetto bresciano Rodolfo Vantinii e sorge al centro di piazza Oberdan.
Poco fuori dall’allora Porta Orientale venne costruito il Lazzaretto, descritto anche dal Manzoni nel suo I Promessi Sposi. Qui venivano curati pazienti affetti da malattie particolarmente gravi o contagiose come la peste e la lebbra.
Corso Venezia e i suoi dintorni ospitarono numerosi personaggi famosi come ad esempio Napoleone Bonaparte e il Re d’Italia aveva eletto a residenza Palazzo Serbelloni, al n°16 di Corso Venezia.
La zona è stata dimora soprattutto di letterati: come Henry Beyle (più noto con lo pseudonimo di Stendhal), che si sentiva profondamente “milanese”, e Filippo Tommaso Marinetti, il futurista ricordato da una targa sulla sua casa in Corso Venezia n°23.
Il quartiere di Porta Venezia è ricco di edifici Art Nouveau e di palazzi con fini decorazioni Liberty, risalenti alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento.
Per ammirare alcuni tra gli edifici più degni di nota, andate a vedere Casa Galimberti (all’angolo tra Via Malpighi e Via Sirtori), facilmente riconoscibile dalle colorate donne in maiolica.
In Viale Majno 20 troverete “la casa dell’edera”, un edificio quasi fiabesco completamente ricoperto da piante rampicanti.
Di stile diverso, in Via Poerio 35, troviamo la Casa 770, in stile gotico, che prende ispirazione da un edificio di New York che si trova al n°770 di Eastern Parkway. Ne esistono ben 16 riproduzioni nel mondo e in Europa le uniche sono quelle di Milano oltre a quella in Ucraina.
Tornando verso Piazza Oberdan troverete l’Albergo Diurno Venezia, conservato dal FAI e aperto solo per visite guidate. Questo centro dedicato alla cura della persona, aperto nel 1926, offriva servizi termali, barbieri, manicure e molto altro. Il salone colonnato rivestito di marmi e boiserie in stile art déco è ancora oggi un’opera d’arte da ammirare.
La zona dei servizi con i parrucchieri e barbieri resistette fino al 2006, anno in cui l’ultimo barbiere Carmine Aiello fu costretto a lasciare l’attività.
Un quartiere dalla doppia anima e che si rivolge sia a chi apprezza gli eleganti palazzi d’epoca, sia a chi apprezza quartieri vivaci con una buona offerta di locali alla moda come quelli che troviamo attorno a Via Lecco. Porta Venezia è inoltre una delle zone con più ristoranti etnici e culture diverse che si fondono in maniera armonica.
La presenza di grandi spazi verdi, come il parco Indro Montanelli e di luoghi deputati alla cultura e al sapere come il Museo di storia naturale fondato nel 1838 o il Planetarium, ne fanno un quartiere apprezzato anche dalle famiglie.
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I due edifici più rappresentativi della zona sono l’Arco della Pace e l’Arena Civica, entrambi costruiti nei primi dell’800 in un clima di euforia napoleonica. L’Arco della Pace, iniziato nel 1807 da Luigi Cagnola, è stato pensato con l’idea di unire idealmente Milano a Parigi.
La zona si estende in larga parte attorno al Parco Sempione, tappa imperdibile per chi
La zona offre molto tra una visita all’Arco della Pace, al vicino parco Sempione, al Castello Sforzesco o alla Triennale per un pieno di cultura. Tutte tappe d’obbligo se siete nel quartiere.
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