Giovedì 13 maggio il Governo dovrebbe approvare il Decreto Sostegni bis, che nella sua bozza di 48 articoli comprende interessanti agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani. Questi aiuti agiranno su due fronti ben distinti, da una parte agevolare l’accesso al credito e dall’altra ridurre i costi di compravendita.
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Chi potrà usufruirne?
Prima di tutto è bene chiarire che per “giovani”, il DL intende tutti coloro che non hanno ancora compiuto i trentasei anni di età. Questo concetto viene ribadito a più riprese nell’art.16 (Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui (Fondo Gasparrini) e fondo Garanzia prima casa ) e art.28 (Agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione da parte di giovani).
Unica eccezione potrebbe essere rappresentata dal comma 2 dell’art.16 che, nella variante denominata “ipotesi a regime”, consentirebbe l’accesso al Fondo Garanzia prima casa solamente agli under 35.
Eccezioni
Per accedere alle agevolazioni sotto descritte, è necessario che gli immobili acquistati/ristrutturati siano adibiti a prima casa e non rientrino nei beni appartenenti alle seguenti categorie catastali:
- A1 abitazioni di tipo signorile
- A8 abitazioni in ville (quelle con rifiniture e caratteristiche superiori all’ordinario)
- A9 castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici
Accesso privilegiato al fondo di garanzia per i mutui
Al fine di favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto e l’efficientamento energetico della casa di abitazione, la legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, comma 48, lett. c), ha istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, il fondo di garanzia per i mutui per la prima casa
Con il già citato comma 2 dell’art.16, il DL Sostegni bis
estende l’accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa, istituito dall’articolo 1, comma 48, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n.147, ai giovani di età inferiore ai trentasei anni, a differenza di quanto previsto dalla normativa vigente che l’ammette in favore dei giovani di età inferiore ai trentacinque anni che siano titolari di un rapporto di lavoro atipico
Esenzione imposta sui finanziamenti
Nell’art.28 comma 3 si legge che è
prevista l’esenzione dall’imposta sui finanziamenti , sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, prevista in ragione dello 0,25 % dall’articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica 29
settembre 1973, n. 601.
Lo dico in modo più semplice: i giovani risparmieranno lo 0,25% sull’importo totale del finanziamento.
Imposte indirette e onorari
Nell’attuale bozza, all’art.28 comma 1 è chiaramente previsto che gli atti stipulati dagli aventi diritto, siano esenti dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale. Anche in merito agli onorari notarili, si prevede che questi siano ridotti della metà.
IVA
Una delle agevolazioni più consistenti dovrebbe arrivare ai giovani che stiano acquistando una casa nella quale non si possa applicare il regime di esenzione dell’IVA (Dpr 633/72). Per esempio quando l’immobile in oggetto viene venduto da impresa costruttrice o restauratrice, entro i 5 anni dalla fine lavori. In questo caso al giovane acquirente viene riconosciuto un credito d’imposta.
Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero, può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto; può altresì essere utilizzato in compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Conclusioni
Uno degli obiettivi che si leggono nella bozza del Decreto Sostegni bis è favorire l’autonomia abitativa dei giovani ma io penso che, se verrà approvato senza sostanziali modifiche, ci sarà una ricaduta positiva su tutto il settore immobiliare. In un Paese che sta velocemente invecchiando, interventi come questo potrebbero impattare positivamente anche sull’equilibrio demografico. Vale la pena crederci ed attendere ancora pochi giorni per avere risposte definitive.