Parliamo di una categoria immobiliare che negli anni passati è stata spesso preferita ad altre per il suo rendimento e la possibilità di polverizzare l’impegno economico: i box auto sono diventati un investimento a rischio?
Prendiamo spunto da una indagine realizzata dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it che si è posta come obiettivo quello di analizzare l’andamento dei prezzi dei box auto negli ultimi cinque anni.
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Situazione di mercato
Molti italiani optano per mettere in vendita il proprio garage: l’offerta di box auto infatti oscilla con picchi del 36% in più rispetto al 2013 a fronte di prezzi che, conseguentemente, calano in alcuni casi anche di oltre 30 punti percentuali.
Tiene meglio il mercato degli affitti: qui l’oscillazione dell’offerta non supera il 18% su base quinquennale, mentre i prezzi, fatta eccezione per Palermo i cui valori risultano in calo del 25%, si attestano su una perdita massima di 10 punti percentuali.
Le cause
«Cinque anni fa era principalmente la crisi econom
ica a far sì che molti italiani rinunciassero a uno spazio per la propria auto. Oggi, l’allargamento della forbice tra offerta, sempre più alta, e prezzi, sempre più bassi, è dovuto a tanti fattori concomitanti – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Non stupisce infatti che siano le grandi città quelle in cui il box auto è sempre di più uno spazio di cui si può fare a meno: qui non solo l’introduzione di numerose ZTL nei centri storici, ma anche la fortuna di car e bike sharing stanno influenzando il mercato dei garage, rendendoli sempre meno indispensabili».
Milano guida la classifica delle città italiane per utilizzo di car sharing, un terzo dei cittadini posside almeno una iscrizione e questo trend di crescita non sembra al momento arrestarsi.
Conclusioni
In considerazione di quanto riportato consigliamo di
essere molto cauti prima di affrontare l’acquisto di un box auto, soprattutto nel capoluogo lombardo.
Se si tratta di un servizio al quale non si vuole rinunciare ovviamente c’è poco da discutere, se invece lo si vede come un investimento è bene limitarsi alle zone dove il parcheggio in strada è molto difficoltoso e la quantità di autorimesse disponibili è scarsa.
Le normative vigenti impongono ai costruttori di dotare gli appartamenti del realtivo garage, ma alla luce dei trend rilevati sarebbe opportuno rivedere tali norme incentivando servizi oggi molto richiesti come ad esempio gli allacci per la ricarica dei veicoli elettrici.